Una vita, c'è voluta.
Non che mi lamenti, sia chiaro: che provare decine e decine di ricette di crema pasticcera è in effetti abbastanza piacevole.
La primissima fu tratta dalle ricette che trovavo su Topolino e collezionavo.
Forse quel giorno Nonna Papera, che figurava come autrice, non era in vena, o la sottoscritta poco attenta: uscì un mattone che nessuno volle mangiare.
Poi sono arrivate quelle dalle riviste, poi dai libri, poi da internet.
Tutte buone, ma niente che mi abbia mai fatto gridare al miracolo.
E quando dico che la crema qui si fa spesso, intendo quasi ogni settimana.
Che l'augusto consorte non importa se per la colazione del weekend abbia un croissant fatto in casa o un donut di quella famosa catena USA che ci sta a fianco: una ciotolina di crema sta bene con tutto, dice.
Poi sono arrivate le crema con solo amido, i metodi alla Montersino.
Scusatemi, non sarò purista o il mio palato sarà poco educato.
Ma non mi è mai piaciuta.
Siamo tornati alle creme con la farina.
E ci siamo accontentati.
Poi vedo la replica di un programma tv.
Il maestro Massari, con quella voce che mi fa sempre dubitare che sia umano, illustrava la sua crema.
Uff, ancora amido.
Uff, un sacco di tuorli.
Però tentar non nuoce.
Mica avrà fondato l'Accademia dei Maestri Pasticceri italiani a caso.
Proviamo.
Allora: non avremo altra crema all'infuori di questa.
Non potete capire la consistenza, vellutata, setosa.
Tiene la forma ma va benissimo anche per le farciture.
Col cucchiano in mano, ed il contenuto in bocca l'augusto consorte la definisce un capolavoro.
Lo è.
Non è tutti i giorni, ma vi prego fatevi un regalo.
Assaggiatela.
E mi saprete dire ;)
CREMA PASTICCERA DI IGINIO MASSARI
(dalla trasmissione tv del maestro Massari su RealTime)
75 g di zucchero semolato
100 g di tuorli
25 g di amido di mais
250 ml di latte fresco intero
buccia grattugiata di mezzo limone
una bacca di vaniglia
Per prima cosa mettere in freezer un contenitore dove andrà la crema cotta.
Mettere il latte in un pentolino con i semini della vaniglia e la bacca stessa e portare a bollore.
Intanto mettere in una ciotola i tuorli, lo zucchero, l'amido e la buccia grattugiata quindi mescolare il tutto fino ad avere un composto liscio.
Appena il latte bolle versarlo in due volte sul composto di uova sempre mescolando, quindi rimettere tutto su fuoco allegro e mescolare fino a raggiungimento della giusta consistenza.
Non cuocerla troppo o Massari dice che la crema saprà troppo di uovo!
Versare immediatamente la crema nel contenitore preso dal freezer e mescolare per farla raffreddare (deve arrivare sotto i 50 gradi)
Cospargere quindi la superficie con zucchero semolato (attira l'acqua in superficie ed evita che la crema faccia la crosta)
Mettere poi in frigo ma mescolarla bene prima di utilizzarla.
NOTE
- non diminuite o aumentate a caso le dosi di questa crema: se togliete dei tuorli vanno dosati nuovamente zucchero e amido, come indica il maestro qui.
- attenzione alla temperatura di cottura e non saltate il passaggio del raffreddamento veloce mescolando dopo la cottura: fa differenza nel risultato finale ;)