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Channel: Arabafelice in cucina!
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Torta al latte caldo

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Un sacco di parole.
Di questo è fatto il blog che avete davanti.
Ho cominciato a contarle per una stima approssimata.
Fermata subito, che ho avuto paura del numero.
E la stima era per difetto.
Un sacco di ricette, anche.
Qualche foto.
Ora, io ho proprio capito tutto male, che pensavo tutti guardassero solo le figure.
Le parole sono state allegre.
Qualche volta meno.
Ironiche, mi dicono.
Sarcastiche, me lo dico da sola.
Che cosa abbiano detto, lo sa solo chi ha letto.
Un po' di vita, un po' di morte.
Miracoli no, ancora non ne abbiamo fatti.
Augusto consorte, sorella, mamma, papà, gatto.
Un po' di Arabia e un po' di Roma.
Un po' di tanti altri posti.
Un po' di idee e tanti no comment.
Burro e zucchero due tra le più ricorrenti.
Il terrore, diciamolo, che mi leggano quelli sbagliati.
E invece no.
Si vede che mi hanno letto quelli giusti.
Giusti per me, si intende.
E questo blog lo scorso weekend ha vinto il Food Blog Award.
Categoria Best Writing.
Migliore scrittura, pare significhi.
No, vabbè.
E' uno scherzo.
Forse no, dato che una collega (e posso dire amica ;) foodblogger bella e brava è andata a ritirare il premio al posto mio.
Lei è Thailandese.
Io vivo in Arabia.
Ma scrivo in Italiano.
Boh, forse non è uno scherzo.
Ma sicuro sembra una barzelletta :D


Festeggiate con me? E come festeggiare se non con una torta.
Ma una semplice, buona, che sappia di casa e di colazione in cucina.
Una torta normale.
Beh, quasi normale. Questa ha il latte caldo dentro, invece che nella tazza a fianco.
Viene fuori una consistenza particolarissima...e se vi fidate ancora delle mille parole di questo blog, fatela al volo ;)
 


TORTA AL LATTE CALDO
da The Cake Book di Tish Boyle
per uno stampo da 22 cm

3 uova intere
170 g di zucchero
170 g di farina
8 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
120 ml di latte
60 g di burro
una bacca di vaniglia



Montare con le fruste elettriche le uova intere con lo zucchero per cinque minuti di orologio.
Intanto mettere latte e burro insieme alla bacca di vaniglia sul fuoco e far arrivare ad ebollizione, quindi spegnere.
Unire con una spatola e con delicatezza farina, sale e lievito setacciati  al composto di uova.
Unire subito il composto di latte caldo sempre usando la spatola.
Versare immediatamente nella teglia foderata con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 175 gradi per circa mezz'ora.
Servire la torta a temperatura ambiente, spolverizzata con zucchero a velo.


NOTE

- la torta ha una consistenza unica, grazie al particolare procedimento. Ricordarsi di lavorare solo con la spatola nel momento in cui vanno unite le polveri ai liquidi.

- si conserva perfettamente per diversi giorni, coperta con l'alluminio.

- il dolce viene benissimo anche con l'aggiunta di qualche aroma tipo scorza di arancia, oppure limone, o ancora un pochino di cannella a seconda dei gusti.


FRAntasmi...ovvero fantasmi di fragole e cioccolato!

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Di corsa, come mai prima d'ora.
Con il cuore un po' pesante di quando si vede una cosa tanto bella.
E chi ce l'ha tra le mani non sa darle le dovute attenzioni.
Pazienza, mi dicono.
E pazienza ce ne vuole poca per questi fantasmini fatti solo di fragole e cioccolato.
Una sciocchezza, non una ricetta.
Che la vita solo di sciocchezze dovrebbe essere fatta:)


FRAntasmi

fragole mature ma sode (si, da me ci sono :)
cioccolato bianco
poco olio di semi
cioccolato fondente


Fondere con molta attenzione e su fuoco bassissimo il cioccolato bianco e appena fuso unire l'olio (circa un cucchiaio ogni due etti di cioccolato) girando bene per ottenere un composto liscio.
Intingere le fragole e porle ad asciugare su un vassoio coperto da carta forno (in frigo se da voi fa caldo come da me)
Fondere il cioccolato fondente ed usarlo per disegnare occhi e bocca ai fantasmi.
Tenere al fresco.

NOTE

- la ricetta è semplicissima: fatela realizzare direttamente ai vostri bambini ;)

Pane senza impasto alle noci e uvetta

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Uvetta e noci.
Quanto stiano bene insieme si sa.
Quanto stiano bene insieme dentro ad un pane, pure.
Ma che il pane non si debba nemmeno impastare, beh, magari questo non tutti lo sanno ;)
La ricetta?

Muffins glassati al cocco e limone

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Non so cosa ci voglia.
E nemmeno se alla fine ci si riesca.
Bisogna ricordarselo ogni volta.
E stamparselo in fronte o su un bracciale.
"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore"
Lo dice Italo Calvino nella prima delle sue Lezioni Americane.
Di certo non basterà un muffin.
Anche se è buono e soffice e sembra una nuvola.
No, che le nuvole sono troppo lontane.
Un cuscino, meglio.
Non basterà la glassa anche se è così bianca che ti ci perdi a guardarla, e sempre ti vengono in mente quelle nuvole che non raggiungerai mai.
Non basteranno le chips di cocco che si sporgono prepotenti.
Ma ci può riuscire quel profumo delicato, meno invadente di una torta.
Sottile, sa di cocco e di vacanze.
Sa di giorni sulla spiaggia a maledire ogni nuvola tra noi e il sole.
Sa di cocktail con le cannucce arrotolate e di occhiali sporchi di salsedine.
Sa di pensieri che non sono pensieri da quanto sono lievi.
Sa di quello che non ho detto.
E che sto dicendo ora, così tanto che temo sempre sarà troppo.
Di tante cose che non ho fatto.
Di quello che ho.
E di quello che vorrei tanto accadesse.
E come diceva la maga buona di un film Disney che mi piaceva tanto da piccola, se lo vuoi tantissimo, ma proprio tantissimo, succederà.
Intanto ne addento uno, e forse le nuvole non sono così lontane come mi sembravano.

Con questo post un po' delirante partecipo all'MTChallenge di questo mese, che prevede di rielaborare la bellissima ricetta di Francesca di Burro e Zucchero.
La mia versione prevede la farina di cocco ed il limone, entrambi due grandi amori della sottoscritta, come tutte le glasse ad alto contenuto glicemico.







MUFFINS GLASSATI AL COCCO E LIMONE
per 6 pezzi

100 g di farina
50 g di farina di cocco
4 g di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di bicarbonato
60 g di zucchero
un pizzico di sale
120 g di latticello
4 cucchiai di succo di limone
scorza di un limone
50 g di burro
un uovo

per la glassa

latte di cocco
zucchero a velo
chips di cocco per decorare, facoltative


 Battere con le fruste elettriche burro e zucchero per 3 minuti.
Aggiungere l'uovo intero, poi latticello ed il succo di limone ed infine la scorza grattugiata.
A parte mischiare farina, sale, lievito e bicarbonato e unirli DELICATAMENTE e VELOCEMENTE (massimo 10 giri di cucchiaio, non usare le fruste) al resto. Meglio se rimane un po' grumoso.
Mettere negli stampini e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 20 min.
Far raffreddare completamente prima di glassare: mettere 4 cucchiai di latte di cocco in una ciotola ed unire zucchero a velo sufficiente ad avere una consistenza liscia e spalmabile.
Versarne una cucchiaiata su ogni muffin e decorare con chips di cocco.


NOTE

- i muffins non glassati si possono surgelare. Scongelarli a temperatura ambiente e passare pochi secondi al microonde, quindi procedere alla glassatura.

- le chips di cocco in Italia si trovano da Naturasì.

- se non avete il latticello, sostituitelo con un composto fatto da metà latte e metà yogurt bianco intero non zuccherato.

- il segreto per un muffin soffice è una breve lavorazione, resistete alla tentazione di mischiare troppo pena un dolce gnucco e pesante.

Pane senza impasto alle mele

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Non si impasta.
Nessuna fatica.
Un sacco di mele.
Un sapore indescrivibile.
E pure bello da vedere.
Curiosi?
La ricetta qui!

Cinque anni, ed un giveaway!

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Gulp.
Direi se fossi un cartone animato.
Lo dico lo stesso.
Cinque dicasi cinque anni che questo blog esiste.
Un lustro.
Che sia già troppo?
O troppo poco?
Tante parole.
Mille pensieri.
Milioni quelli mai scritti.
E grazie, di cuore.
A tutti coloro che mi leggono quando pubblico.
A coloro che mi cercano quando non lo faccio per un po'.
Agli amici, tutti lontani, che questo blog ha fatto affacciare alla mia vita scombinata.
Come dico ogni anno, questo blog esiste solo perchè qualcuno lo legge.
E per ringraziarvi, un giveaway!




SE HAI UN BLOG:
regalami due righe in un tuo post per dedicarmi un pensiero, un'idea, una critica. Metti il link a questa pagina, preleva il banner qui sopra e lasciami un commento in modo che possa venire a leggerti, specificando che vuoi partecipare.


SE NON HAI UN BLOG MA SOLO UN ACCOUNT FACEBOOK:
Condividi sulla tua bacheca il post che pubblico sulla mia pagina facebook riguardo al giveaway  e lasciami un commento sotto (intendo sotto il post di fb) con pensiero, dedica, critica specificando che vuoi partecipare al giveaway.


SE NON HAI NE' BLOG NE' FACEBOOK:
mandami una mail a  arabafeliceincucina@gmail.com e lasciami un pensiero.


COSA REGALO:
Tre set Wilton Christmas Tree Cookie Cutter Kit, tipo questo, per realizzare un bellissimo alberello di biscotti.
Tre set Wilton Cookie Plate kit, tipo questo, insieme a tre confezioni di fiocchi di neve di zucchero per decorare ed imballare i vostri biscotti.
Vedete una foto dei regali nel post su Facebook.


QUANTI VINCITORI CI SONO:
I vincitori saranno sei in totale e riceveranno ciascuno uno solo dei premi di cui sopra ( o il set per l'alberello oppure il set per confezionare i biscotti)


COME SI VINCE:
Tramite estrazione a sorte (random.org) estrarrò i sei nominativi che saranno annunciati qui e sulla pagina facebook del blog.


QUANDO FINISCE:
Inizia oggi e finisce il 15 Dicembre a mezzanotte ora italiana.


LE REGOLE SONO SEMPLICISSIME, VI PREGO DI LEGGERLE E RISPETTARLE. 
I PARTECIPANTI IN REGOLA VERRANNO INSERITI MAN MANO QUI SOTTO.
non basta scrivere un commento qui sotto per partecipare, per cortesia leggete le regole


1 Lisa Gua (fb)                                                                        201 Alyce (email)
2 Maria Marchitelli (fb)                                                         202 Simona Zavanone (fb)
3 Francesca Battistelli (fb)                                                     203 Elisabetta Morandi (email)
4 Lucia De Simone (fb)                                                           204 Maria Beatrice (email)
5 Chiara Cusimano (fb)                                                          205 Broccoletta Zumpizumpi (fb)
6 Angela Russo Spena  (fb)                                                    206 Barbara Contini (fb)
7 Tonia Leccese (fb)                                                                207 Monica Cristina Brevi (fb)
8 Denise M. A. Ferraro (fb)                                                   208 Francy e Ale (fb)
9 Valentina Parisi (fb)                                                             209 La cucina di Nuccia (blog)
10 Anna Santinelli (fb)                                                            210 Olga Jungano (fb)
11 Barbara Cottura (fb)                                                         211 Lucia Pezzuti (fb)
12 Marta Gaggero (fb)                                                            212 Roberta Peretti (fb)
13 Marina Braito (fb)                                                             213 Creativa per gioco e...(blog)
14 Mariacristina Reali (fb)                                                     214 Giuseppina Franco (email)
15 Veronica Rivecca (fb)                                                         215 Adriana Cisotta (email)
16 Flaminia Luccarelli (fb)                                                     216 Giochi di Zucchero (blog)
17 Giovanna Calvino (fb)                                                       217 Maria Grazia Cangemi (email)
18 Lost in MY Kitchen Le Ricette di Frà-Frà's recipes (fb)  218 Maurizia Manfredi (fb)
19 Ilenia Pacciolla (fb)                                                             219 Carolcakes (email)
20 Mariateresa Stallo (fb)                                                        220 Vitina Maio (fb)
21 Giovanna Cremonini (fb)                                                    221 Saltando in padella (blog)
22 Marta Schiavi (fb)                                                                222 Maria Norma (email)
23 Liviana Ferdico (fb)                                                             223 Gloria Pedercini (fb)
24 Valentina D'Amelio (fb)                                                       224 Maria Concetta Di Donato(mail
25 Rosa Cipriano (fb)                                                                225 Patty Se (fb)
25 Francesca Carleo (fb)
26  Stefania Baldinetti (fb)
27 Sofia Lorenzi (fb)
28 Monica Marotta (fb)
29 Dolce Mari (fb)
30 Iole A. D'Oronzo (fb)
31 Eleonora Longhi (fb)
32 Nasisi Cinzia (fb)
33 Luciana Crema (fb)
34 Pina Pagano (fb)
35 Antonietta Cacudi (fb)
36 Cecilia Di Lorenzo (fb)
37 Anna Baldi (fb)
38 Alessia Cavallaro (fb)
39 Erbacipollina  (blog)
40 Ro Roberta (fb)
41 Anna Vicinanza (fb)
42 Marisa Sonego (fb)
43 Luciana Zussa (email) 
44 Silvia Carta (fb)
45 Baglivo Daniela (fb) 
46 Sai Piperina (fb) 
47 Alice Podda (fb)
48 Micol Rosso (fb) 
49 Azzurra Sicurella (fb)
50 Nadia Botnari (fb) 
51 Lorenza (email)
51 Valeria Zocchi (fb)
52 Monica Romano Telch (fb)
53 Mariaelena La Banca (fb)
54 Eliana Cardone (fb)
55 Stefy Vulx (fb)
56 Lara Berto (fb)
57 Lia Antonaroli Sannà (fb)
58 Kitchen Helper (fb)
59 Romina Ortu (fb)
60 Dana Raccah (fb)
61 Nicoletta Pallozzi (fb) 
62 Simonetta Volpe (fb)
63 Ardian Loreta Ago (fb)
64 Alessandra Boschi (fb) 
65 Una fetta di paradiso (blog) 
66 Dolce Kikka (fb)
67 Martina Riccitelli (fb)
68 Claudia Chimenti (fb)
69  Francesca Baioni (fb)
70 Myriam Lavalle (email)
71 Roberta Soldano (email) 
72 Lucia Giannini (email) 
73 Barbara Casini (fb) 
74 Romina Bettucci (email) 
75 Simona Maina (fb)
76 Manuela Gerbaudo (fb)
77 Monica Storchi (fb) 
78 Barbara Casini (fb)
79 Chiara Cusimato (fb)
80 Claudia Chimenti (fb)
81 Deborah Arceri (fb)
82 Ilenia Pacciolla (fb)
83 Lara Berto (fb)
84 Milena Giacometti (fb)
85 Azzurra Sicurella (fb) 
86 Pasticceria portami via! (blog) 
87 Eva Troja (fb)
88 Elisabetta Stillo (fb)
89 Medici Milena (fb)
90 Rosamaria Masi (fb)
91 Lorenza Bricola (fb)
92 Tonia Turitto (fb) 
93 Giada Daveri (email)
94 Pamela (email) 
95 Erika Yang (fb) 
96 Edy (email)
97 Beatrice Pinotti (email)
98 Irene Forte (fb)
99 Giovy Hope (fb) 
100 Lina Valente (fb)
101 Elena Paronetto (fb)
102 Amapola de Sossi (fb)
103 Laura Quarello (email) 
104 Martina (email) 
105 Mara Meo (fb) 
106 Simona Rinaldi (fb) 
107 Francesca Di Stasio (fb) 
108 Silvana Lano (email)
109 Lisa Heitmann (email)
110 Mariagiovanna (email)
111 Eleonora Sica (email)
112 Anna (email)
113 Isabella Zeni (email)
114 Simona Guiducci (email)
115 Alessia Piccirilli (email)
116 Cucinaincontroluce (blog) 
117 Cristina Cris (fb)
118 Isabella Florian (fb)
119 Elda Bellion (fb)
120 Federica Di Stasio (fb)
121 Veronica D'Ambrosio (fb)
122 Maria Grazia De Simone (fb)
123 Lidia Balasso (fb)
124 Brucilla Mars (fb)
125 Caterina Carnà (fb)
126 Tiana Ba (fb)
127 Autilia De Simone (fb)
128 Lulibette Quezada (fb)
129 Vale Florenz (fb)
120 Noemi Lai (fb)
121 Litz Pi (fb)
122 Antonietta Dessì (fb)
123 Loredana Trentacoste (fb)
124 Anna Littlefly (fb)
125 Susanna Damiani (fb)
126 Stefania Prandini (fb)
127 Giuliana Bighi (fb)
128 Silvia Toni (fb)
129 Le idee di Patty (blog)
130 Ste.lele (email)
131 La Pasticcioneria (blog)
132 Chris Bis (email)
133 Monica Bolognesi (fb)
134 Maria Mattina (fb)
135 Lisa Perina (fb)
136 Monica Ranieri (fb) 
137 Anto Sole (fb)
138 Marianna Mascioletti (fb)
139 Gabriela Cagno (fb)
140 Giuseppa Giurlanda (fb)
141 Silvia Pietrantonio (fb)
142 Elisa Storchi (fb)
143 Stefania Chiarello (fb)
144 Silvana Messina (fb)
145 Alessandra Avitto (fb)
146 La zucca golosa (blog)
147 Ylenia Lombardo (fb)
148 Anna Waltz D'amelio (fb) 
150 Marcella Beriachetto (email)
151 BiancaMaria Romano (email)
152 Mariapia (email)
153 Antonella (email) 
154 Antonella Perrone (fb)
155 Michela Polieri (fb) 
156 Lucia Amatori (fb) 
157 Marialice Pompili (fb) 
158 Antonella Costantini (fb) 
159 Valentina Bonfanti (fb) 
160 Giuliana Terzi (fb)
161 Giorgia Giunti (fb)
162 Patrizia Mazzola (fb)
163 Nives Nives (fb)
164 Dolcemeringa (blog) 
165 AngoloCottura (blog)
166 P.Ripamonti (email)
167 Monica Frizzarin (email)
168 Valeria Morisca (email)
169 Ambra (email)
170 Alessandra Rossit (email)
171 Monica Cecchinelli (fb)
172 Morgana DeLarge (fb)
173 Alex_77 (email)
174 Marta Castellano (email) 
175 Arianna Triggiani (email)
176 Daniela Giudizio (email)
177 Giusy Natale (fb) 
178 Trillina Palemi (fb)
179 Michela Barchiesi (fb)
180 Milù Bijoux (fb)
181 Cristina Cuoca Ricci (fb)
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197 Giulia Balestra (fb)
198 Loredana Mariotto (fb)
199 Monica Cristina Brevi (fb)
200 Monica Cismas (fb)







Annunciazione: il blog diventa sito!

Gnocchi di pistacchi

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Lo so, sono brutti.
Cioè, erano meno brutti dal vivo e in foto non rendono.
D'altronde succede anche a donne bellissime di non essere fotogeniche, figuriamoci a due gnocchi.
Ho avuto per questo piatto complimenti a non finire.
Richieste di bis.
Di ter.
Della ricetta.
Di portare a casa gli avanzi.
Assolutamente negati perchè ho detto che non mi sembrava bello dar via cinque gnocchi.
E soprattutto non mi sembrava bello non dare ascolto agli occhi dell'augusto consorte che fra il supplichevole e il disperato intimavano silenziosamente di lasciarli per un ultimo assaggio l'indomani.
Facilissimi.
Sorprendenti.
Di un buono esagerato.
Non richiedono ingredienti introvabili o cotture astruse.
Si fanno in anticipo.
Insomma, sembra la ricetta per Natale portata da Babbo Natale in persona.
Che ha deciso di ascoltare le richieste di una cuoca cialtrona e con i minuti contati ;)
Provateli, che alla Vigilia staranno una meraviglia!



GNOCCHI DI PISTACCHI
da Cracking Yolks & Pig Tales di Glynn Purnell
per 6-8 persone

4 grosse patate
200g di sale 
125 g di farina forte per pane
50 g di semolino
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di pistacchi tritati
pepe bianco
noce moscata
sale
un tuorlo
10 g di burro

per servire

burro per saltare gli gnocchi
pistacchi tritati


Versare il sale in uno strato uniforme in una teglia e appoggiarvi sopra le patate con la buccia.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 45 minuti, o comunque finchè le patate saranno tenere.
Appena cotta passarle allo schiacciapatate eliminando la buccia: bisognerà ricavare 500 g di polpa.
In una ciotola unire farina, semolino, pistacchi, Parmigiano, pepe, noce moscata e sale.
Unire le patate e mescolare molto bene, quindi unire il tuorlo e il burro fuso.
Formare palline da circa 2 cm di diametro rotolando pezzetti di composto tra i palmi e pressarle con una forchetta in modo da schiacciarle leggermente.
Portare a bollore abbondante acqua in una larga casseruola e salarla.
Lessarvi man mano gli gnocchi (non tutti insieme) finchè vengono a galla quindi scolarli benissimo con una schiumarola.
Far schiumare il burro in una padella e farvi saltare gli gnocchi finchè ben coloriti.
Servire con pistacchi tritati.

NOTE

- il composto crudo può essere preparato il giorno prima e conservato in frigo, oppure potete conservare gli gnocchi crudi gia formati coprendo il tutto molto bene con la pellicola.

- seguire le indicazioni date per la cottura delle patate e resistete alla tentazione di lessarle: avrete un composto perfetto ed asciutto che non vi verrebbe altrimenti.

- l'impasto è lavorabilissimo e le palline si formano molto facilmente.

- scolare molto bene gli gnocchi prima di saltarli nel burro. Li appoggio un attimo su un vassoio coperto con carta da cucina prima di versarli in una teglia in attesa che tutti siano cotti.

- l'autore sostiene che la dose basti per 16 persone. Certo, ma se ne date 4 o 5 a testa come nel suo ristorante stellato ;) per dosi più ...italiane calcolateli per sei/otto commensali.

Cinque anni ed un giveaway: i vincitori!

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Giveaway concluso nella notte.
Io sconclusionata come non mai.
Questo blog è trascurato e molti me lo hanno fatto notare.
Che non si tira il sasso e poi si ritira la mano.
Dove sono le storie?
Le ricette nuove?
E' che non tutte le nuove storie fanno ridere.
O fanno venire voglia di riderci sopra per forza.
Non tutte le ricette vengono bene.
Quelle che vengono bene non si ha voglia di immortalarle.
Forse.
O forse no.
Parlo sempre troppo o troppo poco, pare.
Ma voglio dirvi grazie: come dico sempre le manifestazioni d'affetto da parte di sconosciuti mi lasciano ogni volta di sasso.
E ne ho avute tante.
Grazie delle parole gentili, degli incoraggiamenti, dei consigli.
Della pazienza e delle domande.
Grazie a tutti, di tutto.
Che non vi suoni banale, perchè davvero non lo è.


Bando alle ciance ed ecco i vincitori, estratti tramite random.org
Sempre tramite lo stesso strumento ho provveduto ad assegnare a ciascun numero uno dei sei premi in palio.

Vincono il set Wilton per creare l'alberello di biscotti i numeri:

  • 33- Luciana Crema (partecipante via fb)
  • 63- Ardian Loreta Ago (partecipante via fb)
  • 6- Angela Russo Spena (partecipante via fb)


Vincono il set Wilton per creare un vassoio per decorare ed imballare i biscotti insieme agli zuccherini i numeri:
  • 214- Giuseppina Franco (via email)
  • 164- Dolcemeringa
  • 13- Marina Braito ( via fb)

Chiedo gentilmente che mi vengano mandat via email all'indirizzo arabafeliceincucina@gmail.com gli estremi per poter spedire i premi.
Ancora grazie a tutti!

Dolci Regali, perchè non c'è due senza tre!

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E' arrivato anche il terzo libro dell'MTCHALLENGE!! 
Dopo il grande successo de L'ORA DEL PATE' e INSALATA DA TIFFANY, Sagep Editori dà alla luce DOLCI REGALI, a cura di Alessandra Gennaro.
Inutili per vivere, ma indispensabili per vivere bene.  
Eterei nella forma, ma corposi nella sostanza.  Superflui, dispendiosi, effimeri, immorali e per questo così amati dall’umanità, sin dai suoi albori: sono i Dolci, i protagonisti del terzo appuntamento della Collana de I Libri dell’MTChallenge.Dolci  “regali”, cioè  quelli che apparvero sulle tavole imbandite di re e regine, a simboleggiarne il potere con le loro forme soffici, tonde e maestose, allusive di un potere e di una ricchezza sfrontati e che si ritrovano anche sulle mense dei poveri, come assaggio di una prosperità confinata, per loro, al solo palato.
A corredo, sciroppi, creme, liquori fatti in casa e confetture, nella ormai consueta forma grafica che rende ancora più accattivanti i contenuti, con le fotografie di Paolo Picciotto e le illustrazioni di Mai Esteve: oltre cento ricette, per poter ricreare a casa preparazioni scenografiche a vedersi e deliziose a gustarsi...


...perché quest’anno Buon Natale si augura con un dolce regalo!!!
Inoltre, come per i precedenti volumi, anche Dolci Regali contribuisce a sostenere progetti di  aiuti umanitari:


Acquistando una copia di DOLCI REGALI, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto

Il libro viene presentato ufficialmente oggi alle h 18 al Caffè Cambi di Genova, e potete acquistarlo su Amazon, Ibs, il sito della casa editrice o in libreria.



Buon Natale!

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Che importa tu sia ateo, cristiano, vegano.
Agnostico, perplesso, metodista.
Triste, allegro, stufo.
Buono, meno buono, cattivissimo.
Musulmano, induista, buddista.
Sorridente, incupito, impaziente.
Hannibal LecterFlorence Nightingale.
Cane, gatto, varano.
Gli auguri per la migliore vita possibile, nonostante tutto,  te li meriti anche tu.
E me li merito pure io :)

Anatra al forno con glassa al balsamico

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Siamo onesti e parliamo chiaro.
Ma la categoria esiste.
Foto che mai e poi mai si pensa di pubblicare.
Fatte di nascosto, con il cellulare, per propria memoria.
Al massimo quella di mia sorella.
Una cena un po' più seria delle altre.
E come sempre la dimostrazione che sono una scriteriata.
Non si provano ricette nuove quando si hanno ospiti, diceva mia mamma.
Ed aveva ragione da vendere.
Poi non so cosa mi prenda.
Sarà stata la gioia di avere tra le mani un'anatra arrivata congelata tra le dune.
Tutte le parole sopra stridono tra loro.
Anatra.
Deserto.
Ghiaccio.
Vabbè, proviamo.
Fosse solo per liberare il freezer.
Ed il menù deciso da tempo prende un'altra via.
Chi l'ha mai cucinata un'anatra.
Studio matto e disperatissimo, e ricordo una ricetta suggerita ad un'amica poco tempo fa.
Nella mia stessa situazione di volatile per le mani nel mezzo del deserto avevo alzato bandiera bianca, davanti alla sua richiesta di una dritta.
Ma le avevo detto che Martha Stewart di solito ha la risposta.
E non sbagliavo.
La ricetta, provata da lei per prima, un successo (grazie, Caterina ;)
Gli ospiti seduti e l'anatra riposa.
Avrei dovuto legare le zampe?
Troppo tardi per pensarci.
La foto malamente mentre sono schiacciata contro il muro, sperando che dalla sala da pranzo non mi veda nessuno.
Beh, sorpresa.
Non è buona.
E' buonissima.
Troppo per non essere condivisa qui.
Scopro che amo l'anatra.
La ama l'augusto consorte, e come potrebbe essere altrimenti vista la regione italiana da cui proviene.
La adorano gli ospiti.
Ve la beccate così, con la teglia sporca.
Il vassoio con la carne disossata è stato solo per i nostri occhi.
A voi, l'immaginazione.
E la consapevolezza che a volte viene bene anche una cosa al volo.
O dovrei dire al...volatile? :)


Non so se sia stata la fortuna del principiante ma la ricetta è venuta al primo colpo e già stata rifatta. La foto no, mi è simpatico l'originale ;)
Nessun particolare talento, solo un po' di tempo per la cottura e si fa da sola.
Buttatevi, che qui si atterra sul morbido.
State solo attenti alla cottura, di non prolungarla oltre il dovuto.
Ed il figurone è assicurato!





ANATRA AL FORNO CON GLASSA AL BALSAMICO
per circa 6-8 persone
da The Martha Stewart Show

un'anatra di circa 2,2 kg
collo ed ali dell'anatra
spicchi d'aglio
2 finocchi, solo le parti esterne
750 ml di brodo di pollo
mezzo limone
timo
sale, pepe
3 cucchiai di olio extravergine 

per la glassa
100 ml di aceto balsamico
succo di mezzo limone

Bucherellare delicatamente la pelle dell'anatra con una forchetta senza incidere la carne troppo in profondità e  massaggiare uniformemente con abbondante sale. Lasciar riposare 30 minuti.
Intanto scaldare l'olio in un pentolino e rosolarvi le ali ed il collo tagliati a pezzi finchè ben scurite.
Unire quindi due spicchi di aglio interi e il finocchio a pezzi, abbassare il fuoco ed aggiungere il brodo.
Far ridurre per circa 40 minuti su fuoco basso, passare da un colino e lasciare da parte.
Inserire nella cavità dell'anatra mezzo limone intero, qualche spicchio d'aglio, del timo ed un altro po' di sale.
Infornare a 175 gradi possibilmente su una griglia con sotto una teglia (così che il grasso della carne coli senza che l'anatra vi rimanga immersa) ed intanto preparare la glassa mischiando aceto balsamico e succo di limone.
Dopo 25 minuti di cottura spennellare l'anatra e rimettere in forno, continuando a cuocere a seconda della grandezza per un tempo variabile tra un'ora e mezzo e due e mezzo.
Girarla e spennellarla nuovamente ogni 25 minuti.
Togliere dal forno e lasciar riposare 15/20 minuti, quindi servire irrorando con moderazione con la salsa lasciata da parte e scaldata leggermente.


NOTE

- il piatto è semplicissimo. Calcolate i tempi in modo che sia pronta mentre state per servire il primo, in modo che possa riposare.

- spennellare con la glassa, che è assolutamente divina, durante la cottura è essenziale per una crosticina dorata e saporita.

- la salsa di accompagnamento è piuttosto liquida, se preferite addensatela con poca maizena (non l'ho fatto)

- accompagnatela con verdure arrostite ed un'insalata.

E' cominciato? Buon anno!

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Ok, è iniziato.
Ed allora un caffè è quello che ci vuole.
Poi un bel respiro.
E ricordiamoci, non è uno sprint da cento metri piani.
Trecentosessantacinque giorni, dobbiamo farlo durare.
Che almeno abbia un ritmo sostenibile.
Ed ad ogni vostro passo, i miei auguri :)

Torta morbida di cioccolato e noci

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Volevo scrivere di matite.
Vignette.
Di predicare bene e razzolare male.
Di blog.
Dissenso
E frustate.
Ma succede che mi venga caldamente, caldamente sconsigliato.
Di certo ho la riprova di non essere Garibaldi, Cesare Borgia, Che Guevara o Napoleone.
Il coraggio stavolta vacilla.
Perdono, Charlie.
E quindi taccio.
O almeno faccio finta :)


Una torta semplice quanto buonissima, si fa in dieci minuti compreso il tempo di far sciogliere il cioccolato.
Ottima per colazione, dopo pasto, la merenda.
Viene dal quadernino che mi accompagna in giro per il mondo da quando sono piccola.



TORTA MORBIDA DI CIOCCOLATO E NOCI
per una teglia da 22-24 cm di diametro

3 uova
100 g di burro
100 g di cioccolato fondente
120 g di gherigli di noci
mezza bustina di lievito per dolci (8 g se lo trovate solo sfuso)
un dito di latte
150 g di zucchero semolato
100 g di farina
zucchero a velo, per la finitura


Tritare grossolanamente le noci, dovranno rimanere pezzetti consistenti e non diventare una polvere.
Sciogliere a bagnomaria o su fuoco bassissimo il cioccolato con il burro.
In una ciotola mescolare farina, zucchero, cioccolato e burro fusi ed intiepiditi ed i tuorli.
Sciogliere quindi il lievito nel dito di latte ed unirlo al resto degli ingredienti, infine unire le noci a pezzetti, il composto sarà abbastanza consistente.
Unire quindi gli albumi montati a neve e versare subito nella teglia imburrata ed infarinata o coperta con carta forno.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi e cuocere per circa 40 minuti (ma nel mio forno ne sono bastati 30)
Far raffreddare quindi spolverizzare con zucchero a velo.

NOTE

- il dolce si conserva benissimo anche cinque giorni a temperatura ambiente, coperto con la pellicola.

- può essere realizzato anche con cioccolato al latte, purchè di diminuisca al contempo la quantità di zucchero.

- la torta rimane abbastanza bassa, è così che deve risultare.

Pasta fresca e salsa alla marinara

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Un'americana può insegnare agli italiani a fare la pasta fresca?
Ed il sugo al pomodoro?
D'altronde, se certe italiane insegnano inglese agli americani....;)
La risposta, qui.

Happy Birthday, Ale!

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A colei che non è umana, ma prova del fatto che gli alieni sono tra noi.
Al cervello meglio funzionante che mi sia capitato di incontrare negli ultimi anni.
Ad un turbinio di idee che sono sempre tutte maledettamente giuste.
Ad una forza che non so da dove la prenda ( ah già, rileggo la prima riga)
Alla prova vivente che tutto può accadere, ed andare bene.
Buon compleanno, Alessandra.
Dall'Alpi alle Piramidi.
Dal deserto all'equatore.
Con tutto quello che c'è in mezzo :)

Canederli di pane nero, caciocavallo siciliano e brodo alla cannella

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Ed io che pensavo che oggi fosse domani.
Niente, un ritardo nella vita e nei pensieri come ultimamente capita sempre più spesso.
E se non funziona il cervello non c'è orologio che tenga :)
Eccomi quindi con acqua (o brodo) alla gola per partecipare all'MTChallenge di questo mese, che prevede i favolosi canederli di Monica.
Ho utilizzato quello che qui viene chiamato German Bread, ovvero pane tedesco: un pane integrale, nero, ricco di semi misti.
Il formaggio fa parte delle preziose scorte portate dall'Italia, un caciocavallo siciliano favoloso.
Ricapitolando: pane tedesco, in terra araba, cuoca italiana, canederli all'ampezzana.
E non è nemmeno una barzelletta :)




CANEDERLI DI PANE NERO, CACIOCAVALLO E BRODO ALLA CANNELLA
per 4 persone

300g di pane nero e semi misti raffermo
200 ml di latte
2 uova
150 g di caciocavallo
50 g di parmigiano
un cucchiaino raso di sale
poca noce moscata
prezzemolo tritato
un cucchiaio di farina

per il brodo

 una cipolla
2 gambi di sedano
2 carote
2 spicchi d'aglio
prezzemolo 
basilico
timo
una foglia di alloro
sale, pepe
cannella

Preparare il brodo coprendo le verdure e gli aromi tranne la cannella con acqua e far bollire per un'ora e mezzo. Passare ad un colino schiacciando bene le verdure e lasciare da parte.
Preparare i canederli: ammollare il pane nel latte sbattuto con le uova facendo riposare il tutto venti minuti almeno.
Unire quindi il caciocavallo a pezzetti molto piccoli, il parmigiano, il sale e le erbe aromatiche impastando bene con le mani.
Unire quindi la farina e formare delle palline di circa 4cm di diametro con le mani infarinate.
Cuocerle per 5 minuti nel brodo bollente e dividerle tra i piatti da portata.
Spolverizzare ogni piatto con poca cannella e servire subito.

NOTE

- la cannella ci sta benissimo, fidatevi.

- i canederli possono essere preparati il giorno prima e lasciati crudi in frigo.

Tortine friabilissime con panna e frutta

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Sono buonissime.
E con i consigli di Martha Stewart facilissime.
Per colazione, merenda.
Per quando vi pare.
La ricetta, sullo Starbooks!

I biscotti più buoni del mondo (senza uova)

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Succede quando non te l'aspetti.
E soprattutto dove non te l'aspetti.
Ebbene si.
Un'ondata di maltempo senza precedenti.
E la neve anche in Arabia Saudita.
Non dappertutto, e non da me dove di solito capisci che è cambiata la stagione perchè invece della solita canottiera indossi una T-shirt.
Figuratevi la sorpresa.
Cosa fareste voi?
Palle di neve sui passanti.
Lo slittino no, lo lasciamo per la prossima volta che saremo più attrezzati.
Ecco, un pupazzo di neve.
Ne sono apparsi diversi.
Anche a forma di cammello visto dove siamo.
No, aspetta.
Mica sul serio.
C'è qualcuno, da queste parti, che ha un lavoro singolare.
Rovinarti la festa.
In ogni modo possibile ed immaginabile.
Ma soprattutto in quelli inimmaginabili.
E che ha quindi deciso che fare pupazzi di neve che "rappresentino esseri umani o animali"è inammissibile nell'Islam.
Già, è il motivo per cui qui non si trovano dipinti o sculture che rappresentino visi, persone.
Un respiro.
Alzo le mani.
D'altronde vivo nel Paese che ha dichiarato guerra ai Puffi.
Definito Topolino un agente di Satana.
Ho invocato per molto in una risata che li seppellisse.
Comincio a  sperare in una valanga.
E che qualcuno glielo spieghi, che la neve poi si scioglie ;)



Allora, astenersi chiunque non abbia una incrollabile forza di volontà e pensa di non potersi controllare perchè  non rispondo di cosa potrebbe accadervi: qui un biscotto non basta, due non ne parliamo, e il rischio di farsene fuori mezza teglia da soli più vicino di quel che pensiate.
C'è già una ricetta di shortbread sul blog ma questa la batte alla grande: si sciolgono in bocca, sono perfetti, dolci il giusto, burrosi quel che serve ad ogni biscotto serio.
Gustateli soli, con una tazza di tè, annegati nel lemon curd, o volgarmente con una cucchiaiata di Nutella.
Credetemi: difficile tornare indietro se li assaggiate e li fate assaggiare.
Chi prova per primo?




VANILLA SHORTBREAD
da Nigella Summer di Nigella Lawson
per 25/30 pezzi circa

100g di zucchero a velo
200 g di farina
100 g di amido di mais (maizena)
200 g di burro 
i semi di una bacca di vaniglia
zucchero semolato, per spolverare
un pizzico abbondante di sale


Mettere lo zucchero a velo, la farina, l'amido ed il sale nel robot con le lame e dare una veloce girata per amalgamare. Unire quindi il burro leggermente ammorbidito a pezzetti insieme ai semi della bacca di vaniglia.
Far andare le lame finchè l'impasto sta più o meno insieme, ma comunque non troppo a lungo.
Foderare uno stampo rettangolare circa 23cm per 33cm con della carta forno e versarvi l'impasto che si presenterà più o meno così:



Pressarlo bene con il retro di un cucchiaio o, meglio, le mani.
Sembrerà non volerci stare, fidatevi ed abbiate pazienza ;)
Ora incidere l'impasto in strisce della dimensione che preferite, e bucherellare ogni biscotto con una forchetta.
Volendo (io non lo faccio) spolverizzare con poco zucchero semolato.



Mettere in frigo venti minuti, quindi cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per circa 20-25 minuti (30 nel mio forno).
Devono restare chiari ed i bordi risultare dorati.
Appena escono dal forno incidere nuovamente nei tagli praticati in precedenza, quindi non toccare finchè saranno ben freddi.


NOTE

- i biscotti pronti e raffreddati durano anche dieci giorni in una scatola di latte o un barattolo.

- non stracuoceteli!

- non toccateli ASSOLUTAMENTE da caldi, sono ancora fragili. Prendono la giusta consistenza raffreddandosi.

- siamo ancora indecisi, a casa, se siano più buoni di quelli alla maionese che spopolano su questo blog da quasi cinque anni, o dei lemon meltaways di cui ricordano la consistenza.
Prevedo lunghe sessioni di assaggi comparativi :)

Krapfen, quelli perfetti!

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Una foto.
Un paio di commenti.
Di persone il cui palato deve essere molto, molti simile al mio.
La foto diventa un pensiero.
Il pensiero diventa voglia.
La voglia diventa tanta, troppa.
E si trasforma in raptus.
Non importa se dobbiamo andare a cena fuori.
Non importa se dovrò rilavarmi da capo a piedi per togliermene l'odore.
Li devo provare.
La ricetta l'ha postata lei, Fede , con la quale condivido una certa insana passione per sport tipo il Crossfit.
Nonchè una certa insana passione per i libri di cucina.
Ne abbiamo moltissimi in comune.
Poi per motivi oscuri lei posta roba che giurerei di non aver mai visto nei suddetti.
Mannaggia alla fretta, alle ricette da provare che non finiscono mai.
Al tempo che non c'è.
Alla voglia che a volte latita.
Beh, Fede me l'ha fatta tornare.
Perchè di roba buona se ne intende, e se dice che questi krapfen sono WOW, allora è vero.
La planetaria gira.
L'impasto dorme in frigo.
Non ci credo a quanto vengano belli.
Ma soprattutto a quanto vengano buoni.
No, vabbè.
Chiamateli krapfen.
Bombe.
A kind of donut, come li ha definiti la mia amica scozzese.
Bomboloni.
Come vi pare.
Tanto parlerà per voi lo zucchero sulle labbra.
E la crema dappertutto.
Fidatevi di nuovo.
E se doveste friggere una sola cosa nella vita, che sia questa ;)

Allora, se esiste ricetta perfetta, è questa. Ho seguito nei minimi particolari, compresi i tempi di lavorazione, e non ho avuto alcun problema. L'impasto è morbido e molto elastico, tranquilli che dopo l'essenziale riposo in frigo accade la magia e diventa perfetto e lavorabilissimo.
Fatevi un regalo, che la vita è troppo breve per non strafogarsene un paio.
E che non osiate pentirvene ;)




WOW KRAPFEN
da Bread, Cake, Doughnut & Pudding di Justin Gellatly
per 20 pezzi

per l’impasto
500g di farina forte
60g di zucchero
10g di sale fino
150g di acqua a temperatura ambiente
15g di lievito di birra fresco
4 uova
scorza grattugiata di mezzo limone
125g di burro morbido, a temperatura ambiente

 2 litri di olio di semi di girasole, per friggere

per la finitura
zucchero semolato
per la crema pasticcera (per 10 krapfen)
½ baccello di vaniglia
250ml di latte intero
3 tuorli
60g di zucchero semolato
40g di farina 00
100ml di panna fresca

Mettere gli ingredienti dell'impasto tranne il burro nell'impastatrice e lavorare con il gancio a K per 8 minuti a velocità media. L'impasto deve staccarsi dalle pareti della ciotola.
Spegnere la macchina e far riposare la pasta un minuto, quindi montare il gancio a uncino e cominciare nuovamente ad impastare a velocità media unendo un pezzetto di burro alla volta finchè sarà tutto incorporato.
Appena finito di unire il burro alzare la velocità e continuare ad impastare per 5 minuti.
Coprire la ciotola con un panno umido e far lievitare fino al raddoppio (un'ora, un'ora e mezzo).
Rilavorare quindi brevemente l'impasto a mano, sgonfiandolo, rimetterlo in una ciotola, coprire con il panno umido e mettere in frigo 12 ore (per me una notte).
Riprendere l'impasto dal frigo e dividerlo subito in palline da circa 50g ciascuna leggermente schiacciate e disporle su una teglia o vassoio ben infarinato e soprattutto ben distanziate tra loro.
Coprire con pellicola in modo che si adagi morbida e far lievitare circa 4 ore.


Scaldare quindi l'olio in una pentola a bordi alti finchè raggiunge 180 gradi e friggere i krapfen circa 2 minuti per lato, pochi per volta.
Scolarli su carta assorbente quindi rotolarli nello zucchero semolato.

Per la crema (che basta per 10 krapfen)
Tagliate a metà il baccello di vaniglia, grattate con un coltello i semini e metteteli in una ciotola assieme a tuorli e zucchero.
In un pentolino portate a bollore il latte assieme al baccello di vaniglia vuoto.
Con una frusta sbattete leggermente tuorli e zucchero, aggiungete la farina e sbattete
Versate il latte bollente (togliete il baccello) sul composto di uova, sempre mescolando con la frusta.
Rimettete il composto nel pentolino e fate addensare a fuoco medio per cinque minuti, mescolando continuamente.
Trasferite la crema in una ciotola, setacciandola con un passino, coprite con pellicola a contatto, fate raffreddare e poi mettete in frigo. Prima di farcire i krapfen montate la panna con un cucchiaio raso di zucchero (io non l'ho aggiunto) e unitela delicatamente alla crema.
Per la versione della crema al cioccolato, che non ho realizzato, potete leggere direttamente da lei .
Farcire ogni krapfen con un po' di crema e goderne senza moderazione .

NOTE

- i krapfen farciti e coperti bene con la pellicola possono essere conservati in frigo e scaldati in forno bassissimo prima di essere serviti.

- con i ripieni potete sbizzarrirvi, il mio preferito è comunque la marmellata di albicocche.

- l'impasto migliora moltissimo con il riposo in frigo, non spaventatevi se all'inizio è molto morbido ed elastico.

- questa ricetta è la nuova ufficialmente adottata da casa arabafelice. La precedente, pur molto buona, va allegramente in pensione :)





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