Continuo il rehab.
Come spiegato già nell'altro post resistere ad acquistare tutto il ben di Dio che improvvisamente mi è disponibile a portata di mano dagli scaffali dei supermercati a cui ho accesso ora si sta rivelando più difficile del previsto.
E' che ogni volta me lo devo ripetere, quando già la mano è protesa verso lo scaffale.
Aspetta, Stefania, aspetta.
Non è più come prima.
Che se vedevi qualcosa di nuovo andava svaligiato tutto lo stock, dato che sarebbe tornato alla meglio dopo sei/otto mesi e alla peggio, mai.
Qui ancora non mi capacito che i suddetti supermercati vengano riforniti ogni giorno.
Ogni santo giorno.
E sempre arriva qualcosa di nuovo.
Quindi resisto, resisto.
E finalmente ho capito cosa sembro ai commessi che ormai mi conoscono, oh se mi conoscono.
I vecchi dei cantieri.
Avete presente i vecchi che guardano i cantieri con le mani dietro la schiena.
Almeno non faccio commenti, però.
Mi limito a sgranare gli occhi.
Ieri, ho temuto di non farcela per davvero.
Dunque, sono anni che vi faccio una testa così con le feste occidentali vietate nel Paese in cui vivo.
Ho comprato alberi di Natale, stampi per biscotti, colombe, panettoni, fiori per San Valentino, tutto ...per vie traverse.
Tutto nascosto, segreto, rischioso in qualche caso.
Ora, è proprio vera la differenza tra un mini villaggio nel deserto ed una metropoli.
Il deserto c'è in entrambi i casi, ma la gente è ben diversa.
Ebbene, nello splendido, fornito, elegantissimo super che ho sotto casa un'apparizione.
Sono stata in apnea un attimo.
Tutto un angolo dedicato alla Pasqua.
Avete capito bene.
Le mitiche uova della Cadbury, i cioccolatini a forma di carote, i coniglietti della Lindt.
Tutto in ogni dimensione possibile ed immaginabile.
E colpo al cuore, gli ovetti ripieni della Oreo!
Grandi e piccini.
Due li ho presi, e quando mi ricapita la mia mente ossessionata ha subito pensato.
Mi è già ricapitato oggi.
Credo mi ricapiterà domani.
Niente, non faccio progressi :D
Dunque, solo un asceta può rimanere impassibile davanti ad un biscotto descritto dall'autrice come un perfetto incrocio tra un chocolate-chip-cookie ed uno shortbread.
Dei primi, dice, anche troppe ricette sono in giro che più o meno si somigliano...quindi ok, ne crea una nuova che è la chiusura del cerchio, la crasi perfetta tra i due.
Asceta non sono di certo, ed ho coinvolto subito la mia amica ...di merende, Luciana, che da un altro continente ed un altro fuso ha fatto i biscotti con me.
Perchè l'amicizia che non vive della presenza fisica si ciba di altre cose (e no, non intendo i biscotti:D
Insomma fateli e non saltate il riposo di una notte.
E solo io li trovo anche bellissimi, oltre che assolutamente irresistibili?
SALTED BUTTER CHOCOLATE CHUNK SHORTBREADS
da Dining In di Alison Roman
per 24 pezzi
255 g di burro salato
100 g di zucchero semolato
50 g di light brown sugar (leggere la nota)
un cucchiaino di estratto di vaniglia
250 g di farina
170 g di cioccolato fondente
per la copertura
un uovo (o latte)
zucchero Demerara o Turbinado o anche brown sugar
fiocchi di sale
Tagliare il burro freddo a pezzetti e montarlo con le fruste elettriche o in planetaria con i due zuccheri e la vaniglia finchè il composto sarà chiaro e gonfio.
Unire la farina delicatamente (con il gancio a K o una spatola se non si ha la planetaria) girando solo il tanto che basta perchè il composto stia insieme.
Unire quindi il cioccolato tagliato a pezzi grossolani e non preoccuparsi se il composto sarà leggermente granuloso.
Dividere quindi l'impasto a metà e con le mani formare ogni metà in un cilindro di circa 5- 6 cm di diametro.
Avvolgere i cilindri in plastica per alimenti e mettere in frigo almeno due ore ma molto meglio una notte.
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Ora spennellare i rotoli di impasto con l'uovo battuto e spolverizzarli o rotolarli nello zucchero scelto (abbondate ;) quindi con un coltello seghettato ben affilato tagliare delle fette da non meno di un centimetro di spessore che andranno adagiate su una teglia coperta con carta forno, distanziandole un poco.
Ovviamente il coltello incontrerà dei pezzi di cioccolato, niente panico e compattare con le dita i biscotti che in quei punti potrebbero rompersi.
Spolverizzarle con i fiocchi di sale e ora mettere cinque minuti in freezer.
Cuocere quindi per 12-15 minuti, dipende dai forni, o comunque finchè i bordi appariranno dorati.
Non stracuocerli!
Togliere dal forno e far raffreddare prima di servire.
NOTE
- se si è allergici o comunque non si possono utilizzare uova i cilindri possono essere spennellati con latte.
-i biscotti vengono meglio se riposano a lungo in frigo. Abbiate pazienza una notte, su!
- il brown sugar non è zucchero di canna ma zucchero addizionato di melassa. Si può fare in casa se non lo doveste trovare al supermercato, trovate online le proporzioni.
-i biscotti vengono meglio se riposano a lungo in frigo. Abbiate pazienza una notte, su!
- il brown sugar non è zucchero di canna ma zucchero addizionato di melassa. Si può fare in casa se non lo doveste trovare al supermercato, trovate online le proporzioni.
- il burro va montato BENISSIMO con lo zucchero, non meno di cinque minuti di orologio. E' essenziale per la riuscita della ricetta.
- il cioccolato non deve essere troppo fine, per questo ho messo la foto: volete un bel pezzettone in bocca, non una scaglia.
- la consistenza è divina, i bordi croccanti e il centro leggermente più morbido: il perfetto incrocio tra uno shortbread e un chocolate chip cookie!
- i rotoli di impasto prima del taglio possono essere surgelati un paio di mesi.
- i biscotti cotti si conservano anche cinque- sei giorni chiusi in una scatola di latta. Leggenda metropolitana di cui non ho prove dato che qui sono spariti in fretta, molto in fretta....e stavano cominciando a sparire pericolosamente già da crudi!